Intel presenta Ivy Bridge

 

Intel presenta l’architettura tridimensionale a 22 nanometri. I chip Quad-Core a 22 nm raddoppiano le prestazioni video


Intel presenta gli attesissimi processori Ivy Bridge con architettura a 22 nanometri (nm). La terza generazione delle Cpu Core i-Serie adotteranno ancora i nomi Core i3, Core i5 e Core i7. La produzione a 22 nm è basata sulla nuova tecnologia dei transistor tri-gate 3D e di una nuova architettura grafica. I processori quad-core sonodedicati per PC desktop di fascia alta, notebook e in sistemi all-in-one.

 

Per la prima volta l’alternanza “Tick-Tock” di Intel accelera con l’introduzione simultanea sul mercato dei primi processori – al mondo – realizzati con processo di produzione a 22 nm e e di una nuova architettura grafica. In precedenza, l’azienda seguiva un modello “Tick-Tock” rigido e inflessibile, in base al quale il primo anno veniva introdotto un nuovo processo di produzione (“Tick”) e il successivo veniva cambiata l’architettura del chip (“Tock”). La possibilità di accelerare la roadmap, modificando in contemporanea sia l’architettura del chip che il processo di produzione, è stato possibile grazie al metodo denominato Integrated Device Manufacturing (produzione integrata di dispositivi).

 

Le prestazioni sono fino a due volte superiori con grafica 3D e contenuti multimediali HD. Le prestazioni elevate dei processori migliorano le esperienze visive: dai videogame mainstream alla modifica di video HD. La Grafica Intel HD 4000 supporta Microsoft DirectX 11, OpenGL 3.1 e OpenCL 1.1. Con la tecnologia Intel Quick Sync Video 2.0 – integrata nei nuovi processori – gli utenti sono in grado diconvertire i loro video fino a due volte più velocemente, rispetto ai processori dello scorso anno, e con velocità fino a 23 volte più elevata rispetto ai PC di soltanto tre anni fa: “Le funzionalità video-grafiche 3D dei processori Intel Core di terza generazione rappresentano un importante passo in avanti per i videogame“, ha affermato Gabe Newell, cofondatore e Managing Director di Valve Software, provider di videogame online. “Si prospettano novità interessanti per gli utenti di videogame mainstream, a partire da titoli come il nostro DOTA 2 di prossima uscita, ottimizzato per Grafica Intel HD 4000“.

 

Nei prossimi mei arriveranno a scaffale ultrabook, piattaforme all-in-one (AIO), PC aziendali e sistemi intelligenti basati sui nuovi processori Intel in ambito retail, sanità ed altri settori. La tecnologia dei transistor tri-gate 3D di Intel prevede miglioramenti architetturali destinati all’elaborazione di grafica 3D e contenuti multimediali HD fino a due volte superiori rispetto alla generazione precedente.

 

Con prestazioni del processore fino al 10% superiori e nuove tecnologie ideate per accelerare il flusso di dati – da e verso i chip -, i nuovi processori confermano una maggiore potenza: “I processori Intel Core di terza generazione sono stati progettati appositamente per rendere possibili nuove ed entusiasmanti esperienze“, ha sottolineato Kirk Skaugen, Vice President e General Manager del PC Client Group di Intel. “I nostri ingegneri hanno superato le nostre aspettative, raddoppiando le prestazioni grafiche e multimediali rispetto ai processori più evoluti finora realizzati da Intel, il che si traduce in nuove, incredibili esperienze visive con i nuovi PC all-in-one e i dispositivi Ultrabook in arrivo. Tutto questo è reso possibile dalla combinazione dell’innovativa tecnologia di processo di Intel e dell’architettura dei processori, oltre che dal nostro costante impegno nel continuo sviluppo dell’innovazione dell’informatica“.

 

La sicurezza è una caratteristica chiave di Ivy Bridge: grazie a Intel Secure Key, che consiste in un generatore digitale di cifre casuali che crea numeri random per rafforzare gli algoritmi di crittografia; e aIntel OS Guard, che offre protezione da attacchi di privilege escalation in cui gli hacker assumono il controllo remoto del sistema di un utente. I chipset della serie 7 con tecnologia Intel IPT possono rendereilleggibile una parte dello schermo a programmi spyware con la funzionalità Protected Transaction Display, che impedisce agli hacker di ottenere le credenziali di login con possibili furti di identità.

 

Le nuove CPU mobili sono: i7-3920XM, i7-3820QM, i7-3720QM, i7-3612QM e 3610QM. Le CPU desktop invece sono: i7-3770K, i7-3770, i7-3770T, i7-3770S, i5-3570K, i5-3550, i5-3450, i5-3550S e i5-3450S.



FONTE: http://www.itespresso.it

BATTLEFIELD 3 – Rifinire l’esperienza Deathmatch

 

In Battlefield 3, il team multiplayer di DICE era ansioso di riportare il Deathmatch nella serie dopo una lunga assenza. Volevamo dare ai giocatori un’esperienza di combattimento più semplice e mirata, che mantenesse la singolare identità di Battlefield. Anche se eravamo molto contenti del risultato finale, passando molte ore a giocare online e ascoltando i pareri della community ci siamo resi conto che c’erano aree specifiche con grandi margini di miglioramento. Uno dei feedback più comuni è stato che i punti di rigenerazione fossero troppo vicini ai nemici in Deathmatch a fazioni o a squadre ed è una cosa che intendiamo migliorare. Ecco come.


Deathmatch a fazioni: le basi della rigenerazione
A causa della natura essenziale dei Deathmatch a fazioni, un sistema di rigenerazione dei giocatori che li sposti efficacemente qua e là sulla mappa è cruciale per una buona esperienza di gioco. Il sistema include sia il codice di rigenerazione dell’intero gioco, sia i punti di rigenerazione individuali e le relative zone, posizionate manualmente da chi progetta il livello. Sapevamo che, piuttosto che alterare il layout del livello, per migliorare l’esperienza dovevamo concentrarci su questi dettagli.

In Battlefield 3, la mappa è divisa in diverse zone di rigenerazione corrispondenti alle aree del livello in cui una fazione tenderà a trovarsi o che si troverà a difendere. Man mano che il combattimento avanza, il sistema tiene traccia di quale fazione controlla ogni zona e cerca di rigenerare i giocatori vicino ai loro alleati. Un buon layout del livello incoraggerà in modo naturale i giocatori a muoversi costantemente sulla mappa, mentre il sistema di rigenerazione automatico si assicurerà che, quando possibile, ritornino in gioco dopo la morte accanto ai propri compagni. L’idea è di far sì che le fazioni si combattano su fronti concentrati che si alternano e si spostano con l’infuriare dello scontro.

Leggi tutto “BATTLEFIELD 3 – Rifinire l’esperienza Deathmatch”